Radio, è crisi a Popolare Roma. Tagli a news, si dimette la direttrice

Radio-popolare-Roma-logo_fullFase di grande difficoltà per l’emittente nata grazie all’accordo tra l’ex centro sociale Brancaleone e il network milanese: cassa integrazione per i lavoratori, tagli di tutti i contratti precari. Porte spalancate per l’intrattenimento, si riduce drasticamente lo spazio per l’informazione. E lascia Marta Bonafoni.

Le dimissioni della direttrice, lo stop a tutti i contratti a tempo determinato e alle collaborazioni, la cassa integrazione al 75% per i dipendenti e il cambio del “suono” con la contrazione drastica dello spazio dedicato all’informazione. E’ crisi a Radio Popolare Roma, l’emittente che in questi anni è stata un punto di riferimento certo per la sinistra romana. Una crisi nera a tal punto che qualunque esito oggi appare possibile. Nel bene e nel male.

L’INFORMAZIONE NEGATA – Gli ascoltatori se ne sono accorti da tempo: il suono di Radio Popolare Roma è cambiato. Da mesi il palinsesto ha ridotto drasticamente lo spazio per l’informazione – che da sempre caratterizza Radio Popolare nel suo “originale” milanese e anche nell’esperienza romana – per spalancare le porte alla musica e all’intrattenimento. Una sorta di tradimento della vocazione informativa della radio che pure è stata capace di raccontare con originalità e apertura i cambiamenti di Roma. Un tradimento frutto delle valutazioni della proprietà di fronte alla crisi economica e all’incertezza del quadro politico (con la conseguente carenza di entrate). Una scelta che pare abbia creato non poche frizioni tra il socio di maggioranza (la cooperativa Impact riconducibile al Brancaleone, il locale romano, ex centro sociale, noto per le serate di musica elettronica) e Radio Popolare di Milano, titolare della minoranza delle quote. E una scelta che ha avuto anche delle conseguenze concrete sulla redazione.

I TAGLI – La società editrice infatti già da alcuni mesi ha operato dei tagli importanti: non sono stati riconfermati infatti i tre contratti a tempo determinato e sono state interrotte tutte le collaborazioni autoriali. La conseguenza, naturalmente, oltre che sui lavoratori è stata quella di impoverire la forza informativa della radio. Che, dal 15 ottobre, ha avuto un altro brusco colpo: i cinque lavoratori a tempo indeterminato sono stati mandati in cassa integrazione al 75%. Che tradotto, vuol dire che la redazione – già ridotta – lavora soltanto il 25% del tempo previsto dal contratto. Il risultato, purtroppo, è che si contrae ancora di più lo spazio per l’informazione. E questa situazione di tensione e difficoltà ha avuto anche altre conseguenze.

LE DIMISSIONI – La più importante è che il 30 ottobre scorso la direttrice editoriale della radio, Marta Bonafoni – la giornalista che aveva contribuito a fondare l’emittente romana e che l’aveva portata a diventare un luogo di sintesi per tante realtà della città – ha inviato la sua lettera di dimissioni al consiglio d’amministrazione della società editrice (con più di un anno di anticipo rispetto al mandato che le era stato assegnato). Dimissioni che saranno operative a partire dalla fine di dicembre e che potrebbero avere delle conseguenze anche sulla trasmissione del mattino della Bonafoni, “due.zero.tredici”, lo spazio che oggi rappresenta il volto informativo della radio, che è stato già ridotto da tre a due ore e che rischia di sparire. Il futuro, insomma, è incerto. Per i palinsesti e anche per il personale: non è difficile immaginare che per contrarre ancora le spese si decida per ulteriori tagli. Decisioni che spetteranno al consiglio di amministrazione che dovrà valutare il da farsi. Sullo sfondo la prossima tornata elettorale – dalle comunali alle politiche – che naturalmente ha un peso. Per gli equilibri interni alla radio. E anche per gli ascoltatori che – senza l’informazione di Radio Popolare Roma – perderebbero una bussola.

Mammasantissima, ascolta la prima puntata

 

Ascolta qui (in podcast, dal sito di Radio Popolare Roma) prima puntata di Mammasantissima, la trasmissione antimafia di Danilo Chirico in onda ogni domenica su Radio Popolare Roma.

Un ricordo di Libero Grassi, a vent’anni dalla pubblicazione della sua lettera “Caro estortore” sul Giornale di Sicilia con cui dichiarava la sua guerra ai clan, un’intervista al presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello per ragionare di mafia, politica e imprenditoria, l’esempio antimafia dell’educatore pacifista Danilo Dolce. E la rassegna stampa con le storie di mafia e antimafia della settimana.

La “prima” di Mammasantissima

Parte domenica mattina alle 11 sui 103.3 di Radio Popolare Roma “Mammasantissima – Pizzini radiofonici contro le mafie“, la trasmissione di Danilo Chirico che racconta Storie, inchieste e personaggi dei clan e di chi li combatte.

Qui, sul sito della radio, trovate la presentazione. Da lunedì il programma si può ascoltare il podcast su Radiopopolareroma.it e su dasud.it. Tutti i materiali e gli approfondimenti saranno invece su questo blog.
Ecco intanto il logo della trasmissione, ideato da Luca Salici. La sigla è dei Popucià.

Mammasantissima alla Radio

C’è una novità nel 2011: parte la mia nuova (la prima) trasmissione radiofonica. Si intitolerà “Mammasantissima – Pizzini radiofonici contro le mafie”, andrà in onda su Radio Popolare Roma – Popolare Network ogni domenica alle 11 del mattino. Si comincia il 16 gennaio. Ogni settimana racconteremo storie, inchieste e personaggi sui clan e su chi li combatte. Con ospiti importanti (e che hanno qualcosa di interessante da dire), le notizie della settimana (soprattutto quelle importanti che sono state sottovalutate dai grandi media), buona musica (che sceglierò io privilegiando le produzioni minori) e uno spazio dedicato alle creatività e all’impegno al servizio dell’antimafia. Un bell’esperimento.

Stiamo lavorando per mettere a punto il programma. Oggi, insieme al direttore della radio Marta Bonafoni, abbiamo ultimato la sigla – un bellissimo regalo di Pasquale Grosso e Giovanni Cultrera della Popucià Band – e lo spot che andrà in onda in radio da martedì.
Su questo blog – insieme al sito della radio e, probabilmente, di daSud – sarà possibile ascoltare la trasmissione in podcast. Qui, inoltre, troverete le anteprime, i testi e i materiali relativi ad ogni trasmissione. Mammasantissima ha una email: mammasantissima@dasud.it.